domenica 31 gennaio 2010

Le "gnocche" che Berlusconi vuole candidare alle regionali




Le prossime elezioni regionali saranno quantomai "rosa". Pensiamo al Lazio, dove potremmo avere addirittura tre donne candidate presidente (Polverini-Bonino-Lanzillotta), o alla Bresso in Piemonte, alla Bernini in Emilia, ecc. Tutte candidate alla carica regionale più alta, e tutte valide. Anche stavolta, però, non mancheranno le Silvio's Angels, come le definisce oggi Libero(http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/PMM/PMM7Z.pdf) , le ragazze di bellissima presenza che il premier sembra voler inserire nelle liste regionali o nei listini protetti del presidente.


Su tutte svettano Graziana Capone, l'Angelina Jolie di Bari, modella che potrebbe essere candidata nel Lazio, Francesca Provetti, conduttrice su PlayTv, perennemente scosciata, l'attrice Eleonora Gaggioli, l'ex meteorina Giovanna Del Giudice, miss Veneto Chiara Sgarbossa. Non dimentichiamo il ritorno dell'ex gieffina Angela Sozio, inoltre.

Insomma, anche stavolta non ci faremo mancare niente. Tra l'altro, ora capisco perché Tinto Brass è corso a farsi mettere in lista...

domenica 17 gennaio 2010

Ciancimino: la mafia è lo Stato


Ma dai.
Non può essere vero ciò che afferma il figlio del mafioso Vito Ciancimino, ex sindaco di Palermo.
In sintesi, da ciò che leggo oggi sui giornali, Massimo Ciancimino sostiene che esisteva un patto tra il boss di Cosa Nostra, Bernardo Provenzano, e i carabinieri che arrestarono un altro dei capi della mafia siciliana, Totò Riina, con il fine di occultare i vari documenti che celava quest’ultimo, in grado di far crollare l’Italia.
Ma non è possibile, su.
Sempre secondo Ciancimino Jr. il negoziato tra Cosa Nostra e lo Stato iniziò dopo l’uccisione di Falcone e Borsellino. Da un lato Totò Riina e dall’altro i carabinieri e, come persone informate dei fatti, due ministri di allora, l’ex vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Virginio Rognoni e quello attuale, Nicola Mancino, già presidente del Senato.
No… non ci posso credere, è assurdo.
Addirittura il figlio di Don Vito asserisce che quest’ultimo collaborava con i servizi segreti italiani fin dal sequestro di Aldo Moro e che faceva parte di Gladio, l’organizzazione segreta paramilitare promossa dalla Nato per contrastare l’espansione sovietica in Europa occidentale.
Questa è grossa, dai.
Ma mai quanto quella sulla strage di Ustica. Il figlio dell’ex sindaco palermitano ha dichiarato che suo padre fu contattato dall’allora ministro della Difesa Attilio Ruffini, venendo a sapere che il Dc 9 fu abbattuto per errore da un aereo francese e che fu organizzata un’ennesima operazione di copertura della verità.
Fino a lanciare una vera e propria bomba: Massimo Ciancimino ha rivelato che dopo l’arresto di Totò Riina, al posto di suo padre Vito, il nuovo mediatore tra mafia e Stato diventò Marcello Dell’Utri.
Ma vi rendete conto?
Come si può credere ad affermazioni del genere? Se fossero vere, vi immaginate in che razza di paese vivremmo oggi?
Ci troveremmo con una classe politica piena di gente inquisita, che farebbe di tutto per rimanere al riparo del parlamento o del senato.
Avremmo da una parte un governo perennemente sotto il ricatto della mafia, perché la mafia l’avrebbe all’interno, e un’opposizione nella stessa, medesima situazione, facendo solo finta di avversare la maggioranza, poiché entrambe sarebbero strette nell’identico cappio.
L’informazione, poi, sarebbe completamente condizionata da politici corrotti e servizi segreti ormai contaminati, rendendo la nostra Italia una nazione con scarsa libertà di stampa e di espressione.
Se tutto ciò fosse vero, chiunque allora potrebbe diventare deputato, senatore o addirittura presidente del consiglio.
Sarebbe sufficiente non avere alcuno scrupolo ed essere pronti a fare qualsiasi cosa pur di riuscirci…

sabato 16 gennaio 2010

Sandro Bondi e Paolo Bonaiuti: due "comunisti" nel Governo Berlusconi

Passando lungo il mare della Galilea, vide Sandro e Paolo, fratello di Sandro, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Silvio disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito, lasciate le reti, lo seguirono.


martedì 5 gennaio 2010

E' confermato: Berlusconi non è mai stato ferito


In questi giorni il Presidente del Consiglio è andato in vacanza e non si è occupato un gran che dei doveri che impone la sua carica. Lo si è visto in qualche fotografia in occasione del compleanno di una giovane e carina deputata del Pdl, Michaela Biancofiore; inoltre ha fatto una uscita a Capodanno in un centro commerciale. E guarda la sorpresa, ha due grossi cerotti in fraccia. Uno sulla guancia sinistra; e uno di traverso sul naso. Ma lui il 13 dicembre non è stato ferito nè sullla guancia nè sul naso. Se andiamo a leggere il certificato medico, leggiamo di una ferita al labbro, una infrazione alla cartilagine del naso, e una ferita lacero-contusa allo zigomo sinistro. Mentre se si guarda la foto e il video allegati, si vede che lo zigomo e le labbra non hanno alcun segno. Allora, che cosa possiamo concludere? Che le ferite non ci sono mai state, come ormai sa tutta l'Europa; tutta l'Europa tranne gli italiani. Infatti ci sono stati i TG nazionali tedeschi, belgi e francesi che hanno dimostrato la falsificazione del cosiddetto attentato di Massimo Tartaglia. Gli unici a non saperne niente sono gli italiani, dato che non è mai stato avanzato dai mass media alcun serio dubbio sulla versione ufficiale dei fatti.
Ora non ci sono dubbi, ci sono certezze: l'aggressione è stata falsa. Massimo Tartaglia avrà anche lanciato qualcosa in faccia a Berlusconi, ma sicuramente non un souvenir. E allora, cosa impedisce di pensare che sia stata tutta una montatura, per far alzare il proprio indice di gradimento politico, facendo battere la grancassa sulla presunta aggressione? Basta ricordare che per le elezioni regionali di marzo si stanno allestendo i cartelloni 3 metri per 6, in cui si mostra il volto di Berlusconi di Berlusconi insanguinato.

domenica 3 gennaio 2010

OLOCAUSTO


DIO NON ESISTE! REPORTAGES DE GUERRE 1945 - LES CAMPS DE CONCENTRATION. VIDEO ORIGINALE ED AUTENTICO GIRATO DALLE FORZE ARMATE ALLEATE ALL'INGRESSO NEI CAMPI DI STERMINIO NAZISTI....ATTENZIONE IL VIDEO NON E' CENSURATO E CONTIENE IMMAGINI ESTREMAMENTE FORTI.. ( Cliccare su OLOCAUSTO per accedere al filmato)


UN GROSSO RINGRAZIAMENTO A Cosimo D. Matteucci e al suo gruppo di facebook "GOD DOESN'T EXIST: Arbeit macht frei"

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...Buon Anno a tutti.....meno che a " qualcuno "..


Buon 2010 a tutti.... Adesso siamo diventati tutti più buoni. Ma qualcuno, già alla vigilia del Natale, si era lasciato prendere dall’entusiasmo delle feste. E gli era partita la brocca prima ancora del lieto evento.
… D’altra parte, si sapeva che il troppo amore ha le sue controindicazioni. Perché può succedere che i più sensibili prendano una statuetta, e che magari la lancino addosso al primo presidente del Consiglio che si ritrovano davanti. Oppure può capitare che qualche altro strambo personaggio insista a voler abbracciare il Papa. E poi va a finire che nella foga quello gli balza addosso facendolo cadere come un birillo (acciderbolina, però, questi esaltati! Che mira perfetta con le statuette, e che agilità nel saltare le transenne: poi ci vengono a dire che questi sono psicolabili?).
A proposito di folli: il quotidiano “Sole 24 Ore” ha stabilito che Tremonti è l’uomo dell’anno. Invece per “La Padania” (la stessa che pochi giorni prima aveva chiesto nientemeno che “Un’altra Lepanto per fermare l’Islam”), uomo dell’anno è il crociato Umberto Bossi. La motivazione: perché sarebbe “il solo ad aver capito i bisogni del popolo”.
… Altra scelta ancora hanno fatto quelli di Libero. Che come uomo dell’anno hanno eletto niente-popò-di-meno che la trans Natalì (evvài!). Per non parlare del resto della classifica. Che è tutta da ridere, e che bisogna proprio riferire. Prendere subito nota: premio a D’Alema come miglior attore non protagonista, premio a Spatuzza per la miglior sceneggiatura, premio a Berlusconi per il montaggio, premio a Bertolaso per la scenografia, premio a Gianfranco Fini per i migliori fuorionda.
Gesù Bambino ci ha portato tante belle cose. E il regalo che abbiamo apprezzato di più è stato questo nuovo "Partito dell'Amore". Che ovviamente è ispirato alla fede dei nostri padri.
... Ok, il cielo è stato generoso. Ed è tutto bellissimo. Ma adesso bisogna affrontare il nuovo anno. Perciò dite a Giuseppe e Maria di prendere il bambino e di portarlo altrove.
D'altra parte erano stati avvertiti per tempo, e sapevano che prima o poi avrebbero dovuto scappare in Egitto. Possibilmente portandosi dietro il bue, l'asinello, le oche del laghetto, e le tre voci bianche che ci invitano ad ascoltare il canto degli angeli.
Anche durante queste feste il mondo si è interrogato sull’effetto serra e sulla fine che rischia di fare questo pianeta. E molto ci sarebbe da dire anche sulla fragilità del territorio italiano, visto che ad ogni pioggia si verificano frane e allagamenti!
Ma nulla di tutto questo ha preoccupato i leghisti. Che all’occorrenza sono pronti ad appoggiare il nucleare, il ponte di Messina, la guerra in Iraq, e qualunque cosa venga in mente al cavaliere (anche perché a loro del clima non gliene frega una beneamata mazza: la loro ossessione sono i minareti, il cous-cous, e gli accendini dei vù cumprà).
… E poi c’è da dire che i leghisti (che sono molto religiosi), si vergognano a occuparsi di certo ambientalismo per fighette. Per questo hanno preferito mostrarsi tutti indaffarati a difendere i simboli del cristianesimo, ovviamente in funzione anti-islamica. E a tal fine hanno organizzato il White Christmas, hanno difeso il crocefisso nelle scuole, e hanno sistemato il muschio tra le statuine del presepe (il bue e l’asinello vanno di gran moda, oggidì, in quel di Padania!).
In pieno clima natalizio, poco prima di essere aggredito in piazza Duomo, il Berluska dei superpoteri ci aveva propinato la solita pizza di lui che combatte contro “l’impero del Male” (alludendo alla sinistra "dell'odio e dell'invidia", e a quello che lui chiama il “partito dei giudici”).
Intanto il suo ministro leghista Luca Zaia (che un anno fa ci aveva invitato a non mangiare ananas, e a preferire piuttosto il cotechino), ha pensato bene di lanciare un’altra delle sue autarchiche fatwe (chiedendo che si brindasse con lo spumante italiano anziché con lo champagne francese).
E nel frattempo il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha avuto la brillante idea -nostalgia, nostalgia canaglia!- di rimpiangere addirittura la Decima Mas (anche se in seguito ha cercato di spiegare che lo abbiamo frainteso: certo, come no, e ti pareva!).
… Ecco, tra una fanfaronata e l’altra, il governo dei presunti “valori cristiani” dovrebbe ricordare che è doveroso visitare i carcerati. Perché ci sarebbe che il loro amico Pier Gianni Prosperini (altro grandissimo kattolico, e personcina tanto garbata), ha dovuto passare le feste in cella. E questo perché quel cattivone del gip gli ha negato gli arresti domiciliari con questa motivazione: «Le generiche affermazioni dell’indagato appaiono scarsamente credibili e non confermate da alcun elemento che le renda attendibili».
Buon Anno a tutti....meno che a " qualcuno "..!!