martedì 10 luglio 2012

ALLE BANCHE IL CONDONO FISCALE, PER I CITTADINI UN UNA CORDA AL COLLO…!!

Da più parti si è chiesto che al Governo di abbassare le tasse e imporre a Equitalia strumenti di accertamento e riscossione più “umani”.La risposta però è sempre la stessa, laconica e invariata: le tasse vanno pagate, al momento non ci sono i margini per ridurre la pressione fiscale e Equitalia fa solo il suo lavoro.Alla fine, tutti pensiamo che sia vero, che non si può fare altro; d’altronde lo dicono i Ministri che questa volta sembrano veri, addirittura prima facevano i professori nelle università… dev’essere per forza così.Poi però, scopriamo che le cose non stanno proprio in questo modo e soprattutto che avere nel Governo due Ministri strettamente legati al mondo delle banche qualche differenza deve pur averla fatta: Corrado Passera amministratore delegato di Banca Intesa e poi Intesa Sanpaolo e Francesco Profumo che è stato membro del consiglio di amministrazione di Unicredit Private Bank (dal 2008 al 2010).
“Maldicenze”, dice il nostro Presidente del Consiglio; eppure qualche sospetto viene dopo aver scoperto dei clamorosi patteggiamenti di alcune banche proprio con l’Agenzia delle entrate.
Così accade che Monte dei Paschi patteggia per 260 milioni a fronte di un contenzioso di 1,08 miliardi di euro; Banca Intesa patteggia per 270 milioni a fronte di un contenzioso da1,65 miliardi che risale al 2010, cui si sommano 119 milioni come indicato nella relazione al 30 settembre 2011; la Banca popolare di Milano ha pagato 186 milioni di euro per sanare la pendenza con il fisco che aveva riscontrato 313 milioni di euro da corrispondersi per il periodo 2004 – 2008; Unicredit per il momento ha pagato 99 milioni di euro relativi all’anno 2005, ma avrebbe una transazione in corso che prevede il pagamento di altri 200 milioni di euro che chiuderebbero definitivamente le pendenze con il fisco; il Credem da 45 milioni.
Questi pagamenti possono essere considerati un autentico condono tombale e non più una semplice transazione, come sono stati definiti questi “accordi” da alcuni giornali; infatti, il pagamento dell’importo “contrattato” determina la chiusura “tombale” della propria posizione con il fisco rispetto ai periodi contestati.
Quanta generosità sta dimostrando il Governo con le banche e quanta spregiudicatezza, insensibilità, arroganza, ostinazione con i cittadini che invece devono pagare tutto e subito 60 o 90 giorni altrimenti gli ipotecano la casa e minacciano di venderla all’asta.
Ma gli uomini e le donne di questo Governo tecnico, che non abbiamo né voluto né votato, hanno uno specchio a casa loro in cui guardarsi? Qualcuno ha forse conservato un briciolo di pudore?
Ma soprattutto la domanda è: come accidenti fanno quelli del PDL, UDC e del PD a sostenere il governo in tutto e per tutto e poi dire che è per il bene dell’Italia…???